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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Streamers

Due giorni in un campo di addestramento militare Usa durante la guerra del Vietnam: tensioni sociali (borghesi contro proletari), razziali (bianchi contro neri), e sessuali (eterosessuali contro omosessuali) sfociano nella tragedia. Da una vecchia (1975) commedia di David Rabe, adattata dall'autore: nulla di nuovo, anche se Altman evita il finto naturalismo e l'enfasi didascalica del teatro filmato. Meno interessante tuttavia di altre operazioni analoghr drl regista, come Jimmy Dean, Jimmy Dean e Terapia di gruppo. Gli streamers sono i paracaduti cui non si apre l'ombrello. Premio collettivo per la migliore interpretazione al festival di Venezia.






Trailer:


Guarda il film:

Boys meets boys

Cortometraggio senza dialoghi parlati, Boy Meets Boy racconta il rapporto tra Minsu (Kim Hye Sung) e Seok-i (Lee Hyun-jin). I due si trovano faccia a faccia in autobus, dopo che a Minsu cade un rotolino di pellicola che ruzzola e si ferma ai piedi di Seok-i.
Sembra un incontro casuale, invece da lì si dipana un racconto all’indietro (attraverso vari flashback) che svela come i due si siano già incontrati. Il film ha una struttura narrativa non banale e va seguito con attenzione
Terzo personaggio, una fata bianca, specie di Cupido, (Ye Ji-won) appare più volte e dà consigli a Minsu sull’amore attraverso delle canzoni.




Guarda il Cortometraggio:

Il Fiore della mille e una notte

Il film più dolcemente erotico di Pasolini, dove la sensualità si trasforma in piacere per gli occhi, in un susseguirsi di mirabili affreschi che non si vorrebbe mai smettere di guardare. Ha detto Pasolini: "Poi ho fatto questo gruppo che io chiamo 'trilogia della vita', cioè i film sulla fisicità umana e sul sesso. Questi film sono abbastanza facili, e io li ho fatti per opporre al presente consumistico un passato recentissimo dove il corpo umano e i rapporti umani erano ancora reali, benché arcaici, benché preistorici, benché rozzi, però tuttavia erano reali, e opponevano questa realtà all'irrealtà della civiltà consumistica. Ma anche questi film sono stati in un certo senso superati, resi vecchi dalla tolleranza della civiltà dei consumi"





Trailer:


Guarda il film:

Solo

Cortometraggio della durata di 34 minuti scritto e diretto da Ana Maria Saad e Geison Ferreira  - che recitano anche due delle parti principali.  I temi della solitudine e della nascita di un sentimento di amore sono trattati con mano delicata e commossa.
Vi siete mai mai sentiti soli, anche se circondati da persone ?
‘Solo’ è un film che parla di solitudine il che, contrariamente a quanto si pensa, non ha a che fare con l’essere soli, ma piuttosto con un senso di vuoto e di solitudine provato anche se in compagnia di altre persone. Una sensazione che può trasformarsi in qualcosa di doloroso, se le cause non sono identificate ed eliminate.





Guarda il Corto:

La Patata bollente

A dispetto dell'argomento, un film molto divertente e raramente volgare, con un Pozzetto in gran forma e una serie di trovate fulminanti (quella respirazione bocca a bocca con l'imbuto). Un prodotto medio che oggi rappresenta una merce sempre più rara. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv). Primo film nato sulla scia di "Il vizietto". Non è un figlio degenere. E' un film civile, onesto, efficace nel prendere di petto il tema dell'omosessualità. Da tempo Renato Pozzetto non trovava un personaggio così felice.








Trailer:


Guarda il film:

Fuga di Mezzanotte

Un giovane americano viene condannato in Turchia a trent'anni di prigione per contrabbando di droga. Scoprirà che la sua unica possibilità di salvezza è la fuga. É una storia vera, cruda e violenta. Quello che mi ha sempre fatto incazzare è che il film tradisca uno degli aspetti fondamentali di questa storia vera: William Hayes, il personaggio reale, ebbe, durante la prigionia, una storia omosessuale, dopo la quale rimase gay per tutto il resto della sua vita. Il film è coraggioso quando mostra il bacio tra due uomini che si accarezzano completamente nudi ma diventa subito pusillanime quando fa vedere che Hayes non vuole proseguire nell'intimità del rapporto. Falsando la realtà. Come nella scena crudele di quando il protagonista morsica la lingua di un altro uomo. Un'altra insopportabile falsità offerta sull'altare dell'ipocrisia sociale dominante.




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Prick up your Ears - L'Importanza di essere Joe

Il film racconta la vera storia della morte del commediografo Joe Orton che turbò notevolmente, all'epoca, la bigotta e omofoba inghilterra. Il giovane Orton viene sedotto dal più maturo e colto Halliwell che in seguito contribuisce non poco al suo successo letterario. Il sodalizio sentimentale si sgretola però con il progredire della folgorante carriera di Orton, corteggiato addirittura dai Beattles. L'invidia professionale e umana spinge l'amante anziano all'uccisione di Orton ed al suo suicidio. Il film non è abbastanza coinvolgente e lascia un po' perplessi. Si rivede ancora l'abusato connubio tra gay e perversione delittuosa.






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Fame - Saranno famosi

I sogni, le aspirazioni, gli amori e le delusioni di un gruppo di studenti della Hight School of Performing Art di New York, tenuti a dare il massimo in ogni disciplina oltre che in quella prescelta. L'American dream dei ventenni in un film che contribuì a rilanciare il musical, aggiornandolo alle mode degli anni ottanta. In un personaggio secondario viene presentata assai bene la malinconia del ragazzo che si scopre gay e vede la sua vita nella solitudine.








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Une Robe d'été - Un vestito estivo

Due ragazzi "fidanzati" si godono le vacanze al mare, ma mentre uno dei due è piuttosto serio e ama leggere, l'altro è più frivolo e si diverte a fare l'imitazione della cantante preferita cantando "Bang bang" in playback. Ascolta il disco a tutto volume infastidendo l'amico che preferisce recarsi in spiaggia con asciugamano e il suo inseparabile libro. In spiaggia è avvicinato da una ragazza con la quale entra subito in sintonia e le dà appuntamento per il pomeriggio, quindi torna al cottage dove ha lasciato il compagno. Per farsi perdonare d'averlo trascurato, lo bacia con passione, ma nella sua mente persiste il ricordo della ragazza e così all'ora fissata la raggiunge in spiaggia e scopre che flirtare con lei è più divertente che assistere alle performances dell'amico. Che sia diventato etero all'improvviso? Chissà , dopotutto è "una cosa d'estate" !


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Pixote - La Legge del più debole

Pixote, dieci anni, evade dal riformatorio dove ha imparato a conoscere la legge della giungla, e diventa il capo di una gang di coetanei dediti alla rapina, allo sfruttamento della prostituzionee, se necessario, all'omicidio. L'omosessualità è uno dei tratti distintivi della loro vita, accettata con naturalezza (Dito dice: «gli affari sono affari e il culo è il culo») ed è presente nel film in più aspetti. Se quella nel riformatorio (il ragazzino violentato a ripetizione dagli altri) rientra in canoni più ovvii, il tema si riscatta nel bel personaggio di Lilica, che piange per la morte violenta dei suo amico e che si innamora non riamato di Dito, il quale però ci sta a far l'amore con lui. Sulle sue spalle c'è il peso di esprimere la difficoltà dell'essere omosessuale in quella realtà («cosa può sperare un frocio dalla vita?»). Il piccolo protagonista, preso dalla strada, vi è morto pochi anni dopo.

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Hairspray - Grasso è Bello

E' il film che ha portato al successo commerciale il regista gay John Waters, già autore di molti irriverenti e ironici film "underground", che usa anche qui l'arma della satira e del grottesco per esprimere una pungente critica sociopolitica. Con uno stile "camp", attraverso caricature briose, spesso al limite della volgarità, ridicolizza lo stile di vita americano e soprattutto i suoi pregiudizi e le sue discriminazioni (in questo caso razziste) che spesso vengono amplificati dai mass media imperanti. Perla del film è Divine (indimenticabile l'acconciatura invadente), travestito grassissimo e bravissimo in una doppia parte, qui purtroppo al suo ultimo film prima della prematura scomparsa. Protagoniste del film sono due amiche per la pelle. Tanto diverse, ma con una cosa in comune: l'amore per il ballo. Una si chiama Tracy è grassa e piena di buonumore. Forte dei suoi chili di troppo, ama la vita. L'altra, la sua migliore amica, è chiusa ed introversa; anche i rapporti con i suoi non sono un granché. Quando Tracy vince un concorso indetto da una trasmissione Tv, le due ragazze organizzano una grande festa. Il tema è tutto a favore dell'integrazione razziale: che si balli contro il razzismo, alla faccia dei benpensanti...

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L.I.E.

Il quindicenne Howie si sporge dal ponte sopra la Long Island Expressway, la superstrada dove è morta sua madre. Trascurato dal padre -un appaltatore edile corrotto che preferisce spassarsela con la sua ragazza che occuparsi del figlio-, Howie è annoiato, sofferente e in cerca di affetto. Trascinato da un altro ragazzo carico di carisma, Howie comincia a vivere di espedienti e piccoli crimini incontrando così Big John, il buono del quartiere con un debole per i ragazzi giovani. Big John aiuta Howie a riprendere il controllo sulla sua vita ma non è certo che riesca a sua volta a controllare i propri sentimenti. Una riflessione sulla solitudine e la sessualità maschile, meritatamente nominato agli Indiespirit Awards, gli Oscar del cinema indipendente americano. Film d'apertura al London Lesbian and Gay Film Festival di Londra, " ...al suo meglio, L.I.E. ritrae in modo intenso una fetta cupa e amara di vita contemporanea" New York Times.



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I Cinque sensi

Plumbeo dramma corale incentrato su cinque personaggi legati ai cinque sensi le cui vite si intrecciano a causa della sparizione di una bambina che vive nel palazzo dove vivono o lavorano: un oculista perde l’udito e verrà consolato dalla madre di una piccola sorda; una ragazzina è affascinata da un adolescente voyeur che la porta a scrutare accoppiamenti gay in un luogo di battuage e si farà travestire da donna dalla stessa ragazza; un esuberante e stupidotto italiano (Marco Leonardi) è ossessionato da cibo e sesso ma la sua fidanzata non lo sopporta; un signore gay che lavora come addetto alle pulizie presso una coppia altoborghese fissa un appuntamento con tutti i suoi ex: vuole annusarli alla ricerca dell’odore dell’amore.




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Ai Cessi in tassì

Frank (Frank Ripploh) di giorno insegna a scuola, di notte va a rimorchiare per saune e cinema: il suo amante, votato alla casalinghitudine, scalpita. Classico del cinema gay pre-Aids, che vuole raccontare un modo di vivere con ironia, divertimento ed esibizionismo, ma senza nessun maledettismo. La versione italiana è pesantemente censurata. Questo film è entrato nella storia del movimento gay milanese in quanto è stata la prima proiezione pubblica di un film gay sponsorizzata e organizzata dal movimento.








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Improvvisamente l'estate scorsa

Gore Vidal adattò, non senza difficoltà dovute alla censura dell'epoca per i temi gay che affrontava, l'omonima commedia di Tennesse Williams. La storia narra di una ricca vedova che ha perso il figlio (considerato quasi come un'amante) in circostanze misteriose e vuole donare un milione di dollari ad un ospedale psichiatrico a condizione che faccia lobotomizzare la nipote, rimasta traumatizzata dalla morte del cugino di cui è stata l'unica testimone. Valido ancora oggi soprattutto per l'atmosfera suggestiva e morbosa che riesce a creare.






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Amore e morte a Long Island

A Londra Giles De'Ath compassato scrittore inglese, molto snob e da poco vedovo, vede per caso al cinema una commediaccia giovanilistica hollywoodiana e viene preso da un'inattesa passione morbosa per Ronnie Bostock, uno dei suoi interpreti, a tal punto che si reca a Long Island, dove il giovane attore abita con la sua ragazza, per conoscerlo e sedurlo. Commedia agrodolce sui temi della tardiva scoperta di un'inconfessata inclinazione gay, dello scontro tra due culture, della ricerca della bellezza in un luogo dove non ci si aspetta di trovarla. Il film è sempre efficace nel suo particolare humor ed estremamente onesto nel rappresentare i caratteri. L'amore che rappresenta è completamente irrazionale ma è in questo perseguimento che il protagonista scopre di essere ancora vivo.




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Figli di Annibale

Giunto ormai ad uno stadio di disperazione, Domenico, disoccupato torinese, decide di rapinare una banca a Como e poi fuggire col bottino nella vicina Svizzera. Impacciato com'è, tutto gli va storto e l'unica maniera che gli rimane per venire fuori dalla situazione è sequestrare il primo cliente che gli capita a tiro: si tratta di Tommaso, imprenditore aggressivo e spregiudicato. Gli affari però gli stanno andando molto male, il fallimento incombe, lo aspettano debiti, protesti, derisione da parte dei colleghi. Il sequestro e la fuga gli si presentano perciò come un'occasione che il destino gli offre per sparire e ricominciare da capo. Escono allora insieme dalla banca e a questo punto i ruoli si invertono: Tommaso convince Domenico a fuggire non verso il nord ma verso il sud, in Puglia dove potranno imbarcarsi su una nave diretta in Nord Africa. Domenico non è molto convinto ma accetta. Tommaso è in rotta con la moglie, dalla quale si allontana senza troppo rimpianto, mentre Rita, la giovane figlia, non vuole veder partire il padre. Durante il viaggio in macchina, la situazione si chiarisce, con grande stupore di Domenico: Tommaso ha una relazione omosessuale con il poliziotto Orfeo, fattosi trasferire appositamente in Puglia; Rita si presenta all'improvviso e Domenico, che all'inizio ha dovuto fingere di essere il gay, comincia con lei una timida relazione, cui il genitore si oppone...

Scene tratte dal film:


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Immacolata e Concetta

In Campania la moglie di un muratore viene arrestata perché ha cercato di spingere una minorenne tra le braccia di un creditore. In carcere conosce una donna lesbica, se ne innamora e, nonostante il grave scandalo dei compaesani, le due vanno a vivere insieme. La prima donna è però costretta ad avere rapporti con il creditore e quando l'amica la scopre incinta, in un impeto d'ira, l'uccide.








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A proposito di donne

Sorellanza e complicità fra donne, compagne di un viaggio iniziato a New York verso San Diego ma che si fermerà a Tucson, Arizona: Robin (Mary-Louise Parker) perde la sua battaglia con l'Aids ma vince i fantasmi di un passato troppo soffocante, la lesbica Jane (W. Goldberg) sostituisce l'amore con la dedizione. Melodramma con lacrimuccia, perfetto per rinfrancare lo spirito di una nazione in crisi di fronte alla confusione morale degli anni '90. La sceneggiatura mette insieme tre tipi socioculturali del dopo-femminismo (la lesbica dichiarata e più o meno realizzata, l'incolpevole ammalata di Aids repressa dall'educazione familiare, l'eterosessuale vitale ma superficiale) smussandone i lati più duri finisce per dare un'immagine della diversità edulcorata e conciliante.



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I Bostoniani

A Boston, fine del secolo XIX, Olive Chancellor - una donna non più giovanissima - pone la propria intelligenza ed una indomabile passione alla causa del movimento femminista. Appoggiata dal consenso di molte persone (anche uomini) della migliore società locale, Miss Olive trova in una ragazza - Verena Tarrant - la migliore interprete del proprio entusiasmo. Dal padre di Verena (mezzo guaritore e mezzo imbonitore) Olive ottiene di tenere in casa sua quest'ultima, arricchendone la preparazione e preparandola a parlare nei circoli privati e nei sontuosi alloggi della gente bene. Allo spirito possessivo della donna si oppone, tuttavia, Basil Ransome, un lontano cugino di New York, sinceramente innamorato di Verena, assai scettico sulle possibilità del movimento femminista e deciso ad avere la meglio nel cuore della giovane. Tra i due è lotta aperta ma, proprio alla vigilia di un grande discorso in un locale pubblico, Verena cede alla emozione e al pianto: ha capito che il suo cuore ed il suo posto sono ormai vicino a Basil. Non resta a Miss Olive, delusa e addolorata, che riprendere da sola la propria battaglia per i diritti civili delle donne ed un loro avvenire migliore.

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La Governante

A Catania, in casa della famiglia Platania, giunge, in qualità di governante, una giovane ragazza francese: Caterina Leher. In questo nucleo familiare vivono l'anziano vedovo Leopoldo, suo figlio Enrico, sicilianamente impegnato in avventure exraconiugali, la nuora Elena, una svampita intellettualoide che si lascia corteggiare con discrezione dell'acre scrittore Alessandro Bonivaglia, tollerato frequentatore della casa, i due piccoli figli di costoro, serviti tutti fedelmente da un'ingenua ragazza: Jana. Sia Caterina che la famiglia Platania sono religiosi, ma di una religiosità tutta particolare. Caterina è "il peccato" non tanto perché educazione e natura l'hanno dotata di anomali istinti quanto perché tali istinti, mescolati ad un fanatico desiderio di rispettabilità la travolgono in un ingranaggio di compiaciuti rimorsi e distorte mortificazioni. Da questo comportamento di Caterina subisce danno Jana, che, in seguito ad una calunnia della governante, viene cacciata e rimandata al paese natio. Durante questo viaggio è coinvolta in un incidente ferroviario che le procura la morte. Assunta una nuova cameriera, Francesca, Leopoldo scopre la donna in intimi rapporti con Caterina. Costei, ottenuto il perdono di Leopoldo, venuta a sapere da questi della tragica morte di Jana, tenta il suicidio, ma viene salvata dall'anziano vedovo che non si perdona di aver spinto tanti anni prima, per eccesso d'intransigenza, la figlia adolescente a togliersi la vita.

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Tutto sua madre

Esordio cinematografico di Guillaume Gallienne che traspone sullo schermo una sua opera teatrale di grande successo. Come riuscire a diventare un uomo quando vostra madre e tutti gli altri intorno hanno deciso diversamente? A questa domanda risponde il racconto tragicomico di Guillaume che parte dall'età di otto anni, quando tutti lo considerano omosessuale, fino a quando, all'età di 30 anni, incontra colei che, dopo sua madre, diventerà la donna della sua vita. Potrebbe sembrare la storia di un curioso coming-out eterosessuale, in realtà è la testimonianza di un uomo che ha sempre amato le donne, fin troppo. Il succo del film viene così spiegato dall'autore: "Il primo ricordo che ho di mia madre risale a quando avevo quattro anni. Lei ci chiamava a cena, io e i miei due fratelli, dicendo 'Ragazzi e Guillaume, venite a tavola!', e l'ultima volta che le ho parlato al telefono mi ha salutato con 'Ti abbraccio, mia cara'. In entrambe queste due frasi c'è qualche malinteso".


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Ossessione

Questo film è considerato il capostipete del neorealismo italiano, anche se alcuni critici contemporanei rilevano come sia la storia del film che i personaggi abbiano, per quei tempi, uno stile più americano che italiano. A noi interessa particolarmente la storia cripto-gay del film, cioè il personaggio dello Spagnolo che fa amicizia con Gino e lo porta con se in città. Dice Sergio Toffetti: "Elio Marcuzzo, lo spagnolo, pensato da De Santis,Alicata e Puccini come un reduce dalla guerra civile spagnola, un militante comunista, e trasformato da Visconti in una figura talmente eversiva da non poter essere nominata: bisognerà aspettare 18 anni perché Guido Aristarco, nel 1960, accenni al fatto che “certe tendenze dello spagnolo restano ambigue, soprattutto per ciò che riguarda i sentimenti che lo legano a Gino”, mentre solo nel 1966, il francese Yves Guillome parlerà in modo esplicito di rapporto omosessuale." Giuseppe Rausa descrive così la scena di quando Gino e lo Spagnolo si lasciano: "Dopo l'inevitabile "scena di gruppo" (la festa) che serve a Visconti per accentuare il senso di oscuro isolamento dei due protagonisti, la massima tensione dell'episodio viene toccata con lo scontro tra Gino e il ricomparso Spagnolo, in quella che e' una vera e propria scenata di gelosia omosessuale. L'atto termina con lo Spagnolo che si allontana, ripetendo cosi' il finale primo: in qualche modo Gino contempla se stesso allontanarsi poiche' ora lo Spagnolo, il suo doppio, rappresenta per lui quella liberta' e quell'innocenza definitivamente perdute nell'atto sanguinoso ..."

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La Vittima

Fu l'Inghilterra a realizzare il primo film dichiaratamente a tematica omosessuale nel 1961 con questo film in bianco e nero, in cui Dirk Bogarde diceva ad un certo punto " Io sono omosessuale". Era la prima volta che il personaggio di un film si dichiarava gay. "Un avvocato omosessuale (Dirk Bogarde) mette a repentaglio il matrimonio e la carriera per smascherare una banda di ricattatori responsabili della morte di un suo ex amante. Una specie di Thriller per un film a tesi, che cerca di far riflettere il riluttante pubblico inglese sull'incertezza dell'identità sessuale e quindi sull'impossibilità di stabilire cosa sia la normalità. All'epoca destò scalpore per il tema (la legge puniva ancora l'omosessualità, anche se non praticata in pubblico) e i risvolti sociali (l'omosessualità attraversa tutte le classi), anche se parte della critica accusò il regista di avere indorato la pillola ricorrendo alla struttura del giallo. Film ancora oggi ben scritto e ben interpretato."



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Storia proibita degli anni 80


E' la quarta stagione di una serie televisiva di documentari di divulgazione storica trasmessi in Italia da History tra luglio e agosto 2009.










La Pornoinvasione:


Ascesa e caduta della Milano da bere:


L'Amore al tempo dell'AIDS:


Gli Anni ruggenti dei socialisti:


Il Calcio degli scandali:


Anni Felici

"Ambientato nell'estate del 1974, Anni felici racconta il momento di crisi ma anche di maturazione cui vanno incontro Guido e Serena. Lui e' un artista legato al mondo dell'avanguardia, che trasforma in lampade i corpi nudi delle modelle e immagina performance che dovrebbero mettere in discussione i valori della borghesia; lei e' la figlia di una tradizionale famiglia di commercianti, convinta che la propria felicita' passi attraverso quella del marito e dei figli (con Paolo c'e' anche Dario di cinque anni, a cui tocca la battuta piu' divertente del film) e quindi soffre di gelosia per le troppe modelle (nude) che frequentano il marito e perche' lui non la coinvolge nel proprio lavoro. A rompere questa quotidianita' fatta di rabbie, litigi e riconciliazioni arriva Helke (Martina Gedeck), la gallerista di Guido, che invita Serena e i bambini a seguirla in una vacanza "femminista" in Camargue: Dario dara' il suo primo bacio ma Serena scoprira' l'amore lesbico, proprio con Helke. Inevitabile la crisi matrimoniale che coinvolgera' tutti, grandi e piccini, e le cui conseguenze lasciamo al film di spiegare... Luchetti e il direttore della fotografia Claudio Collepiccolo pedinano Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti da vicinissimo, riempiendo lo schermo con i loro primi piani, come per non farsi sfuggire anche le piu' piccole sfumature dei due volti: lui capace di nascondere dietro gli occhiali neri le contraddittorie ambizioni d'artista che gli si agitano dentro, lei pronta a svelare con disarmante sincerita' gli insoliti percorsi del suo cuore (la scoperta dell'attrazione lesbica e' tenera e pudica insieme, nonostante i corpi nudi della Ramazzotti e della Gedeck)..." (P. Mereghetti, Corsera) Interessanti le dichiarazioni del regista, a cui è stato chiesto quali siano state le reazioni della madre (nel film il ruolo di Serena che si scopre lesbica): "A mia madre il film e' piaciuto molto, e' solo preoccupata dalla reazione dei vicini di casa. A parte gli scherzi, le ho raccontato che avrei sempre rimarcato che parte della storia era stata ricostruita, ma lei ci ha sempre tenuto a dirmi che dovevo ritenermi libero di agire come meglio credevo, senza dover rendere conto a lei". L'attrice Martina Gedeck, che nel film interpreta il ruolo della lesbica Helke, ha dichiarato. "Questo e' un film sull'amore senza costrizioni e senza obblighi, mi ha dato l'opportunita' di riflettere sul perche' certi rapporti funzionino solo se si tiene l'altro agganciato. Inoltre era interessante vedere come una donna sia in grado di vivere un'altra vita e per me Helke simbolizza la liberta'". Il regista ha scelto di presentare in anteprima il film al festival di Toronto, anziche' Venezia perche', dice: "ho solo provato a difendere la mia salute mentale. A Toronto le proiezioni sono più rilassate, il festival non e' questione di vita o di morte."

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L'Appartamento spagnolo

Film accattivante senza grandi storie da raccontare ma con le situazioni normali della vita di tutti i giorni. Tra queste piccole storie c'è anche quella di una lesbica, con un godibilissimo, secco e spiazzante coming out che lascia l'amico senza parole, e un insolito abbordaggio lesbico durante una lezione di ballo. Divertente anche la situazione che porta alla simulazione di una coppia gay di "salvataggio". Stuzzicante la scena di nudo posteriore del protagonista. Film piacevole, intelligente e rilassante.







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Coming Out

Primo e unico film gay prodotto dalla DEFA (studi cinematografici di stato) nella Germania Est, proiettato per la prima volta proprio in quel 9 novembre 1989 che ha segnato la fine della Guerra Fredda. A metà proiezione venne dato l'avviso che il muro tra le due Germanie stava crollando, ma la grande maggioranza degli spettatori chiesero di poter vedere il film fino alla fine prima di andare ad unirsi alle manifestazioni di piazza. Il film racconta la storia di Philip che già fin da ragazzo si sentiva fortemente attratto dal suo migliore amico, ma represse questa sua inclinazione per seguire una strada "normale". Ora insegna in una scuola dove Tania, una sua collega, s'innamora perdutamente di lui e presto vanno a vivere insieme. Philip pensa anch'egli di essere innamorato di Tania ma tutto viene rimesso in discussione quando conosce Matthias, un ragazzo incontrato mentre stavano facendo la coda per un concerto. Nasce subito tra i due un appassionato amore che Matthia considera come il grande amore della sua vita e che crede debba essere eterno. Ma Philip ha paura, non trova il coraggio di dirlo a Tanja, anche perchè sta aspettando un suo figlio. Da qui il film segue la dolorosa strada che porterà Philip, dopo averne pagato un alto prezzo, ad accettarsi completamente.

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Il Club delle promesse

Gradevole sorpresa questa simpatica commedia che si fa apprezzare soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi (e relativa interpretazione). Abbiamo due tipi femminili ed uno maschile che è omosessuale. Fortunatamente nessun clichè per il personaggio gay, né gaio e nemmeno deprimente, nonostante che sia un malato terminale. La sua vita col compagno viene presentata come la più serena e realizzata (naturalmente con i suoi alti e bassi). Anche per questo sarà proprio lui ad insegnare qualcosa alle sue due amiche.







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A Qualcuno piace caldo

Curtis e Lemmon in abiti femminili che entrano in stazione e vedono camminare davanti a loro Marilyn Monroe, al cui passaggio perfino la locomotiva non può restare indifferente, danno vita a uno dei duetti più esilaranti della storia del cinema. La battuta finale del film "nessuno è perfetto" è entrata, con un significato particolarmente liberatorio, nel vocabolario mondiale gay.








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L'Amore fatale

Il film è molto ben fatto e cattura l'attenzione dall'inizio alla fine, nonostante si tratti di una storia quasi completamente basata su una crisi tutta interiore del protagonista. Tratto da un romanzo di Ian McEwan, che ha visionato anche la sceneggiatura ed approvato il risultato finale, a noi è però sembrato meno bello del romanzo. Sarà perchè nel film in realtà non c'è nessuno spazio per un possibile amore omosessuale. Il personaggio "gay" che assilla il protagonista è angosciante, per non dire deficente, o forse sarebbe meglio dire che è assolutamente poco credibile. A meno che lo inseriamo nella categoria dei malati mentali come forse ha inteso fare il regista. Malato non basta, infatti diventa anche assassino. Siamo quindi al solito personaggio gay completamente negativo che non vorremmo più vedere al cinema. Ma forse sbagliamo noi. Il film comunque è assai intrigante e crea un'atmosfera angosciante che ci fa sempre attendere il peggio, alla maniera dei thriller di classe. Per gustarlo dimenticatevi che ci sia un personaggio gay, come probabilmente farà lo spettatore etero, e chiudete gli occhi davanti alla scena del bacio fatale.

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Boogie Nights - L'Altra Hollywood

Un film che piacerà molto al pubblico gay, anche se le scene riguardanti l'omosessualità sono poche (ma colpiscono nel segno). Dietro al personaggio principale possiamo comunque vedere la storia di molte marchette gay, che si prostituiscono per necessità (qualche volta per esibizionismo) e spesso finiscono male. Nel film viene indagato lo sfruttamento di questi giovani nell'ambiente del cinema pornografico. Toccanti le brevi scene dedicate ad un tecnico omosessuale (velato) che si innamora del protagonista. Significativa anche la scena del pestaggio del protagonista in quanto ritenuto omosessuale da un gruppo organizzato di giovani omofobi. Siamo nell'America degli anni '70, diversa ma non troppo, da quella di oggi.





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Affinity

Se avete amato Tipping The Velvet e Fingersmith apprezzerete anche questo film tv che porta sullo schermo l'omonimo romanzo di Sarah Waters, una storia dove l'occulto s'incontra col saffico in una Londra di un secolo fa. La mistica Selina Dawes si ritrova nella spietata prigione londinese diMillbank durante l'epoca Vittoriana. Le circostanze che l'hanno portato in prigione possono definirsi assai curiose, cosa che non si può dire per Margaret Prior, una giovane donna dell'alto ceto, segnata dalla morte del padre e ancora col cuore spezzato, che ha deciso di donare il suo tempo come volontaria in opere di carità. Margaret vuole essere un esempio per le carcerate. Inizialmente scettica a proposito dei poteri soprannaturali di Selina, dopo una sequenza di eventi insoliti si convince dell'intelligenza di Selina e della sua innocenza. Col passare dei giorni, la repressa passione di Margaret per Selina viene sempre più in superfice, mandandola in totale depressione... Una regia abile, una perfetta ambientazione vittoriana e ottime interpreti rendono questa storia gotica che si dipana tra sedute spiritiche, ombre, e turbolente passioni, avvincente fino allo spettacolare finale.

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Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio


Pepi, Lucy e Bom sono tre donne di differenti età e condizione sociale che vivono a Madrid nell'era del Punk. Pepi è stuprata dal poliziotto che ha trovato marijuana nel suo appartamento e cerca vendetta convincendo la sua masochista moglie ad abbandonarlo... Nel film abbiamo anche un amore lesbico ma al centro dell'attenzione del regista c'è soprattutto lo spirito trasgressivo dell'epoca. Siamo nel cuore della movida madrilena, musica punk new wave, abigliamento sgargiante anni '80 e libertà sessuale, il tutto in un'atmosfera camp dove già appare il melodramma e l'espressione della femminilità, due elementi che non abbandoneranno più il cinema di Almodovar. Manca invece l'interesse per una "storia" e il film è più il ritratto di una realtà dove dominano la violenza, il clichè e l'ipocrisia del mondo borghese e conseguentemente il desiderio di abbatterla. Risulta infatti evidente il contrasto tra una serie di personaggi "per bene", che poi si rivelano anch'essi eccessivi e trasgressivi, e le protagoniste del film che almeno sono sincere e non si nascondono dietro una falsa facciata di rispettabilità.


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Lasciami entrare

Imperdibile questo gioiello nordico, così ricco di poesia, di sogno, d'impegno, di metafore ad uso e consumo di ciascuno e soprattutto di volti e situazioni indimenticabili. Eppure sembra un film di vampiri, quasi un horror. Invece è una bellisssima storia di solitudine, di bullismo e d'amore. Si dice spesso che un film diventa un'opera d'arte quando riesce a comunicare cose diverse ad ogni spettatore, diventando quasi un film diverso per ognuno di noi. Questo film appartiene senz'altro a questa categoria. Noi, ad esempio, lo abbiamo visto come la storia di un'emancipazione, di una liberazione: per crescere spesso bisogna ribellarsi ai soprusi, alle ingiustizie, altrimenti potremmo rimanere per sempre schiacciati e annientati sotto il loro peso, prima fisicamente poi intellettualmente. Il vampiro, o forse la vampira, di questo film, appare più come un angelo protettore, un liberatore, un educatore alla vita. Alla fine potrebbe anche essere solo un sogno del protagonista, il suo angelo custode. Se guardiamo bene il vampiro del film appare assai differente da quelli tradizionali che solitamente sono avidi di sangue (cioè di sesso) e di violenza (cioè di potere). Qui il vampiro cerca solo di sopravvivere, e a volte, per sopravvivere bisogna dimostrarsi più forti dei nostri nemici. Bellissima la parabola del suo "servo" fedele, probabilmente suo ex amante, che per la sua sopravvivenza arriverà al sacrificio supremo, come Cristo, diventando vittima e cibo nello stesso tempo. Nel film ci sono diversi momenti che ci hanno permesso di inserirlo su queste pagine. Più di una volta la vampira chiede al ragazzo se l'amerebbe ugualmente anche se lei non fosse una femmina e il protagonista risponde sempre positivamente, senza scandalizzarsi. Forse perchè ancora incerto sulla sua stessa sessualità. Spesso lo vediamo andare a trovare il padre gay, che vive separato dalla moglie, al quale è molto affezionato. Quando il padre accoglie in casa un suo compagno, il ragazzo sembra quasi geloso. Ma anche queste cose, come tutto il film, sono mostrate con tale delicatezza e poesia che ci lasciano più ammaliati che disturbati. Un indimenticabile viaggio nell'immaginario di un adolescente che sta lottando per crescere. Stupendo.

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La Natura ambigua dell'amore

Il cinico David, cameriere gay ex attore, è corteggiato dal giovane ernie, mentre Candy, la ragazza con la quale divide l'appartamento, è incerta se cedere ai suoi corteggiatori maschi o se diventare lesbica. Un serial killer intanto si aggira per montreal, e si capisce che è uno degli amici di David e Candy, ma quale?. Dopo il "Declino dell'impero americano" Arcand vuole fare il punto sui costumi sessuali degli anni novanta, tra Aids, sadomasochismo e voglia di tenerezza. Da una commedia di Brad Fraser nota in Italia come Resti umani non identificati.






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The Ten rules

Un semi-documentario scritto e prodotto dalla protagonista principale Michelle Paradise. A una festa lesbica, Jen che è single da poco, ha delle fantasie su Heather mentre ci presenta le "10 regole per essere una perfetta lesbica". La sua migliore amica Sam la convince a fare la prima mossa e a chiederle di uscire con lei. Da questo cortometraggio, Michelle Paradise (Jennifer Baker nel corto) e Lee Friedlander (la regista) hanno tratto la serie tv Exes & Ohs






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The Secret Diaries of Miss Anne Lister

Anne Lister, 1791-1840, era una proprietaria terriera, imprenditrice, viaggiatrice e scrittrice di diari. Fu anche una lesbica che, nonostante in quegli anni fosse quasi obbligatorio tenere ufficialmente segreto il proprio orientamento, sfidò le convenzioni sociali vivendo apertamente con la propria compagna. Anne tenne un diario dettagliato della propria vita, dei suoi amori e delle sue emozioni, raccontate minuziosamente con quattro milioni di parole. Gran parte dei diari erano scritti in codice che solo oggi sono stati decifrati, portando così alla luce la sorprendente storia di quella che è stata chiamata la prima moderna lesbica dell'Inghilterra. Questi diari sono alla base di questo film prodotto dalla BBC2, film che, per la sua importanza e qualità, è stato scelto per l'inaugurazione del 24mo London Lesbian & Gay Film Festival. La direttrice della BBC2, Janice Hadlow, ha detto: "Il film è ambientato nello stesso mondo raccontatoci dai romanzi delle Sorelle Brontë, ma qui la storia è del tutto differente, e ci fa capire come l'amore e la vita nello Yorkshire del 19mo secolo fosse assai più ricchi, vari e stupefacenti di quanto abbiamo letto in quei romanzi".

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Addio al nubilato - April's Shower

E' una commedia sull'amore, il romanticismo e le aspettative di una giovane ragazza che crede fervidamente all'arrivo del "vero amore". Al mattino di un ricevimento per l'addio al celibato della sposa, incontriamo Alex, tutta presa dall'organizzazione del pranzo, e altrettanto preoccupata per la sua complicata relazione con la sposa. Uno ad uno arrivano nella casa di Alex gli eccentrici ospiti, portando le loro comiche insicurezze e le loro particolari situazioni di vita. Quando April, la promessa sposa, arriva è ormai chiaro che il segreto di Alex cambierà il corso della sua vita insieme a quello di tutti gli altri invitati.







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L'Altro amore - La Repetition

Uno dei più sottovalutati e coinvolgenti film lesbici degli ultimi anni, passato in sordina al Festival di Cannes del 2001. L’amour fou a senso unico di Louise, una dentista sposata, per un’attrice di teatro, Nathalie, che era sua amica nell’infanzia e che dopo un litigio l’aveva indotta a tentare il suicidio. Si ritrovano dopo uno spettacolo teatrale, si rifrequentano, fanno insieme un indimenticabile viaggio a Copenaghen, si posseggono con passione. Ma l’attrice tende a recitare anche in privato, Louise sente rifiutata la sua fame d’amore e a suo modo cerca vendetta. Il ruolo principale nella Lulù di Wedekind sconvolgerà la vita di entrambe. Uno dei ruoli migliori per la Béart e la Bussières, perfette nella loro alchimia sensuale, e un plauso alla regista che orchestra con abilità una storia morbosamente appassionante giocata sui rincontri e la re-citazione (‘Répétition’ significa anche ‘prova teatrale’). La scena in cui Louise rifiuta di aiutare l’amica malata mentre suonano alla porta è di un’intensità disturbante. Da vedere e rivedere. 

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